Il tempo vola, il tempo fugge… ciascuno di noi sicuramente ha sentito, pronunciato, ripetuto questa semplice frase. E in fondo, chi può negare questa affermazione? Il tempo scorre veloce, questo è indubbio, a volte sembra scivolarci tra le dita senza lasciarci afferrare per davvero ogni singolo attimo della nostra vita. Eppure, se ci pensiamo bene, il tempo può giocare anche a nostro favore: basta saperlo “usare” con saggezza. Di questo parlo nel mio nuovo libro, Salute e Felicità, in un paragrafo che non a caso ho intitolato “Il bello dell’età”.

Ancora oggi, ancora troppo spesso, troppo banalmente e superficialmente, si tende a far coincidere il termine bello con l’idea di “giovane, nuovo, moderno, tonico”.

Si teme l’invecchiamento, auspicando una giovinezza protratta, irrealisticamente, all’infinito.

Ma se non si può sfuggire ad un fenomeno naturale, fisiologico quale l’invecchiamento, certo è – numerosi studi lo confermano da tempo e ribadiscono anno dopo anno – che si può scegliere come invecchiare: si può decidere di invecchiare bene, di garantirsi una buona e sana longevità.

In questo senso, è fondamentale fare una distinzione ben precisa tra età cronologica – quella riportata sulla nostra carta d’identità, che è inconfutabile e impossibile da modificare – ed età biologica e psicologica: su queste due si può agire, è possibile, se non “congelarle”, sicuramente rallentarne il progredire, certamente migliorarle.

Ci sono conoscenze e ricerche autorevoli che ci portano ad affermare con certezza che possiamo puntare ad un buon invecchiamento dal punto di vista fisico e mentale, che ci consentono di essere fiduciosi e ottimisti riguardo una buona evoluzione del tempo a nostra disposizione.

Ma qual è il “segreto”, qual è la strada giusta in questa direzione? Prendersi cura di sé, del proprio benessere e della propria felicità: è questa la via. E aver cura di sé significa sostanzialmente “porre attenzione” anche ai più piccoli dettagli che nel tempo possono fare la differenza, anche a sintomi, segnali quasi impercettibili oggi, ma che non vanno mai sottovalutati. In altre parole, fare prevenzione: è questo prezioso concetto – su cui mai si insisterà abbastanza – che, giorno dopo giorno, ci assicura un futuro sereno, migliore.

Curare il proprio corpo, a partire dal sorriso, non è soltanto questione di “rendersi belli”, è prima di tutto un modo, il primo e più importante, per volersi bene. E del resto è da qui, da questa per me incrollabile consapevolezza, che si dipana la mia concezione della Medicina a Indirizzo Estetico, o meglio ancora – in una visione più ampia – della Medicina del Benessere, come io e il mio team la intendiamo e proponiamo… un percorso mirato a migliorare salute, benessere e prestazioni psicofisiche, premesse imprescindibili per una vita più serena, appagante, felice. Oggi, domani, nel nostro futuro.

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